Il giardino, diventa spazio educativo a tutti gli effetti. Un luogo in cui giocare, perché è nel gioco e dal gioco che passa la conoscenza, in cui sperimentare, anche sporcandosi, la propria motricità fine, la propria agilità fisica che diventa anche agilità mentale, stimolando lo sviluppo corporeo e sensoriale.
Un giardino da vivere sempre. Uscire per poi tornare in sezione a raccontarsi quanto vissuto , senza paura di provare e di sporcarsi. “Perché il corpo si pulisce, i vestiti si lavano ma l’esperienza perduta non ritorna.” (“L’Outdoor education nella scuola dell’infanzia di A. Ceciliani, in Rivista Infanzia, n.6/2011”.